Le pendici esterne del Vulture presentano una successione tipica di forme di vegetazione, influenzata principalmente dall'altitudine. Fino a 600-700 metri, le falde sono ricoperte da campi di cereali, da vigne e oliveti. Più in alto il castagno prende il sopravvento, lasciando spazio al querceto e poi alla faggeta solo oltre i 900- 950 metri di quota.
La caldera è una particolare combinazione di elementi geologici, geomorfologici e pedologici, di uso del suolo e in uno spazio relativamente piccolo, pertanto vi è una straordinaria varietà di ambienti, che sfumano gradualmente l’uno nell'altro: i boschi di faggio, l’abetina di vetta, l’area submontana a castagneti, le rupi, i campi di lava e le praterie alla sommità del monte, l’area submontana a querceto misto caducifoglio, gli ambienti umidi lacustri e un’area coltivata.