"Era dinanzi a me una larga distesa di cielo. Mi parea vedere lontano il Vulture, con la sua cima nevosa, fiammeggiante un giorno, e con le spalle selvose, onde si stende quel bosco infinito
e quasi ancora intatto, che si chiama Monticchio (...) Tutto si trasforma, e qui la trasformazione è lenta. Si animi Monticchio, venga la ferrovia, e in piccol numero d’anni si farà il lavoro di secoli (…)."